LA LEUCOSI
La leucosi enzootica dei bovini è una malattia infettiva, contagiosa causata da un virus oncogeno RNA.
La malattia consiste in un'affezione tumorale maligna dei linfociti, compare prevalentemente nei bovini al di sopra dei tre anni, ma può manifestarsi anche in soggetti più giovani.
Il quadro patologico è rappresentato da neoformazioni tumorali che interessano in genere tutti i linfonodi oltre che in filtrare vari organi (cuore, tubo digerente, reni, fegato) e persino la muscolatura.
Quanto appena detto spiega la grande varietà delle manifestazioni cliniche, che possono andare dall'ingrossamento linfonodale, spesso simmetrico e sistemico, fino ai disturbi più disperati, come zoppicatura, difficoltà respiratoria, disturbi della deglutizione e della minzione, meteorismo dd rumine, esoftalmo ecc.
La trasmissione della malattia avviene per lo più attraverso
contaminazioni dovute ad interventi chirurgici o iniezioni praticate con strumenti infetti e non opportunamente sterilizzati.
E' possibile anche l'infezione direttamente dalla madre al vitello.
Attualmente tutti gli allevamenti bovini da riproduzione sono sottoposti a piano di eradicazione nazionale dalla leucosi divenuto da poco tempo obbligatorio, e che consiste in un controllo sierologico semestrale di tutti i bovini di sesso femminile da un anno di vita in poi. Questo permette l'identificazione dei capi infetti e il loro invio alla macellazione, quindi diventa fondamentale introdurre in allevamento solo bovini muniti di regolare certiticazione che ne comprova la provenienza da allevamenti ufficialmente indenni da LEB e di essere stati sottoposti da non più di trenta giorni ad un esame sierologico per la LE8. Comunque appena si introduce un nuovo animale in allevamento bisogna darne subito notizia al Servizio Veterinario che effettuerà entro 45 giorni un ulteriore esame sierologico.
La relazione è stata curata dal
Servizio Veterinario ASL