Gli avvelenamenti

GLI AVVELENAMENTI

Quaderni ArcuarVeleno può essere qualsiasi sostanza capace di provocare un danno biologico all'organismo.
Nell' ambiente che ci circonda ci sono sostanze tossiche o potenzialmente tossiche.
Le modalità di ingresso delle varie sostanze tossiche (velenose) nell' organismo sono rappresentate da: inalazione, ingestione, assorbimento percutaneo, iniezione.

Sostanze che possono causare avvelenamenti sono:
a) Monossido di carbonio;
b) Farmaci: salicilati, paracetamolo, fenacetina, barbiturici, tranquillanti, farmaci anti depressivi, oppiacei;
c) Pesticidi: insetticidi organo fosforici, insetticidi carbamati, cloro-organici, dinitro composti, erbicidi di piridilici (paraquat, diquat), nicotina e anticoagulanti;
d) Metalli: piombo, mercurio, ferro, tallio, rame, litio e arsenico;
e) Gas industriali e fumiganti: metano, derivati del petrolio, formaldeide, cianuro, solfuro di idrogeno;
t) lrritanti, corrosivi e caustici: candeggina, disinfettanti e deodoranti per i servizi igienici, detersivi in polvere, granulari e liquidi, prodotti per la pulizia dei metalli, cosmetici, liquori, acidi delle batterie, disincrostanti per i forni;
g) Animali velenosi: serpenti, api, vespe, ragni e pesci;
h) Piante velenose: amanita phalloides, coortinarius orellaanus e
speciosissimus, coprinus atramentarius, oleandro, stramonio.

In caso di avvelenamento per il soggetto in pericolo di vita, va
immediatamente attivata rianimazione cardiorespiratoria.
Importante è per l'avvelenato l'allontanamento o eliminazione del
veleno. Un equazione, razionale non sempre semplicemente realizzabile per la parte di veleno gia penetrata e integrata nell' organismo:
1) Si deve allontanare il paziente dall'atmosfera inquinata, ventilare l'ambiente per favorire l'allontanamento da gas o da vapori nocivi.
2) Se la pelle è contaminata da tossici, essa va denudata e lavata con acqua corrente e sapone. Gli occhi vanno lavati con soluzione fisiologica.
3) Se il veleno è penetrato nell'organismo per ingestione, se il tempo intercorso tra ingestione e osservazione è relativamente breve, provocare il vomito o praticare lavanda gastrica per allontanare almeno parte di esso.
Si può provocare il vomito ove indicato, per stimolazione diretta o con sciroppo di Ipecacuana. Il cloruro di sodio e l'apomorfina non andrebbero mai usati per le complicanze.

Controindicazioni da tenere sempre ben presenti nello stimolare il vomito o effettuare la lavanda gastrica sono:
1) Segni d'ingestione di sostanze corrosive in seguito alla quale l'integrità della parete dello stomaco e dell'esofago può essere così compromessa da potersi realizzare una perforazione al minimo sforzo di vomito.
2) Ingestione di paraffine, spirito bianco, petrolio e suoi affini. Per queste sostanze i danni che deriverebbero da una loro aspirazione polmonare sono di gran lunga più gravi della loro tossicità sistemica.
3) Il vomito, l'aspirazione e la lavanda gastrica non devono mai avere la precedenza sulle manovre respiratorie.

Se il veleno è gia penetrato negli organi e nei tessuti può essere:
a) Inattivato dall'antidoto.
b) Inattivato da sistemi metabolici cui è sensibile
c) Essere eliminato con le urine, le feci e la respirazione
d) Essere sequestrato nell'organismo

Per antidoto s'intende una sostanza capace di attaccarsi direttamente all'agente tossico neutralizzandone l'azione. Gli antidoti esterni sono quelli usati prima che il veleno giunga nei tessuti come il carbone attivato. Gli altri antidoti sono detti interni.

ANTIDOTI PREFERIBILI PER ALCUNI TIPI DI AVVELENAMENTI
Veleno Antidoto
Monossido di carbonio ossigeno
Oppiacei (morfina, eroina, metadone) naloxone
Paracetamolo metionina o N-Acetilcisteina
Cianuro Dicobalto edetato
Pesticidi atropina e pralidoxina (contrathion)
Sali di ferro Desferoxamina
Falladina Silibinina



PRIMO SOCCORSO IN CASO DI AVVELENAMENTO
          per ingestione:
vomito e carbone attivo
          per inalazione:
allontanamento dell'ambiente contaminato, far respirere aria pura.
          per inezione
portare il paziente al più vicino centro anti-veleno, somministrazione di antidoto.
    soggetto cosciente  
Soggetto Avvelenato        
    soggetto incosciente  
          problemi cardio-respiratori:
rianimazione cardio-polmonare in attesa dei soccorsi
          funzione cardio-respiratorie normali:
allontanamento della fonte avvelenante, portare il paziente al più vicino P.S.